mercoledì 28 ottobre 2020

When butter flies

Six hours later across the blue ocean
sunburnt butterflies all over me
they swing so sweet on tricky legs
and magic feet.

Red red butterflies playing fairy tunes
dance flexous under a different moon
flaming lips tasting passion fruit
when they kiss.

Down the spirals of their rusty hair
I keep on falling and I lose myself
in the shelter of their fawny wings
where I dream.
 
Backyard butterflies shake and wave
hypnotic hands and their long long nails
and lessons learnt become unaware
to me.

Six hours later across the blue ocean 
I'm the foxy butterfly on your back
just waiting here for your caress
while I sightsee.

lunedì 24 agosto 2020

Blaise traduce Biagio

Mentre ti guardo da lontano come un frutto proibito
tirare cannonate all'angolo del tavolino
mi chiedo quando riuscirò ad accettare tutto questo
a fare pace finalmente con me stesso.

Sei un fuscello come intende Pascal
io sono un sasso che affonda nello stagno.

lunedì 17 agosto 2020

DAMMI QUALCOSA (IN CUI CREDERE)

Disperati con cui spartire le mie lacrime
neanche questo mi è concesso
succhiami tutto quello che ho e saremo amici
per te.
Credi che abbia bisogno di compagnia
ma forse hai la vista un po' confusa
troppa polvere ho mangiato perché offuschi la mia:
sei tu.
Sto al gioco e mi faccio prendere per il culo
per un po' facciamo che ti soccorro,
col tempo ho imparato: le regole non cambiano mai
per nessuno.
E quel che ricevo in cambio, chissà com'è
non è mai quel che vorrei
forse dovrei essere più esplicito
e invece fuggo.
O mi distruggo.

martedì 4 agosto 2020

UN PENDOLO A NEUTRONI

Come improvvisati germanici Arturi non mancano di sottilineare
spesso si oscilla in questa vita
ma ancor più di frequente sono conferme quel ch'io vi trovo:
con l'indifferenza di un'acconciatura blu elettrico
dal palchetto mi osservo permanere nel mio ruolo
ambigua pezza, ora per rattoppare, ora per lustrar scarpe.
Pavimenti da ripulire dei vomiti e degli escrementi,
delle tracce lasciate dagli altrui accadimenti
del tutto preminenti su ciò che una pezza non può provare.
E allora basta: non cerco, smetto di tentare,
che tanto lo so: è il primo passo verso il fallimento
e mi arrendo dopo l'ennesimo sconsiderato esperimento.

giovedì 16 luglio 2020

C9X3

Domande che sai già la risposta
cosa me le chiedi a fare?
Risposte che non sai la domanda
sono più complesse da formulare.

Quant'è difficile capire
i vizi di un altro uomo
è quasi come uscire
da un labirinto se non sei un topo.
Nessun istinto da seguire
solo pregiudizi contro cui lottare
e poi strutture a non finire
che ti ricordano una morale.

Anche se qualche volta vale
pure la figura della battona
la metafora della nave
per la vita è sempre buona.
Non puoi scegliere se salire
e nemmeno quando partire
puoi decidere se prevenire
o pensarci solo... dopo! 

Domande che sai già la risposta
cosa me le chiedi a fare
risposte che non sai la domanda
sono più complesse da formulare.

giovedì 18 giugno 2020

LE VIE DEL CENTRO

Le vie del centro
sono lontane da qui
dove non posso mendicare
perché nessuno passa
qualche auto sfreccia
ed io
mi ritrovo in un mondo nuovo
e di che parlo non lo sa nessuno:
sono solo qui
sei solo lì
e i soldi l'unica connessione.

martedì 16 giugno 2020

Insetticida: la bomba H dei poveri

L'ho capito ormai da un po'
che non sono come gli altri,
che chiunque può far qualunque cosa
ma non io: se la faccio come tutti
piovono domande, ineludibili questioni
si affastellano e mi tormentate,
non accettate che anch'io possa;
siete curiosi di vedere uno diverso
comportarsi come voi.
Forgerò una via tutta nuova
un modo inconfondibilmente mio.

giovedì 14 maggio 2020

OCCHI

Mi guardano sganciare gli ormeggi
fissano la zavorra colata dorata
unguento da spalmarsi sulle iridi

Ma occhio alla pupilla che detergi
se punti alla ricetta che riguarda
l'intimamente dubbio sacro monte

Rintocchi col pennello della crisi
campate un po' più alte ogni minuto
ora sempre più alte e prive di pudore.

martedì 12 maggio 2020

LA FIBBIA

Nel cielo delle ciminiere passa uno stormo d'asini
Culinaria! - grida il tappetto sull'erba verde dello spaccio
Un cartello strilla gli sconti sul sale e sui tabacchi
Prezzi speciali per bambini speciali, ha detto la mamma
E allora infrango la vetrina e prendo tutto quel che posso
Mi taglio nella foga, col sangue disegno un cuore di scuse
Esproprio illegalista, in vista le camicie delle guardie
Prima un braccio poi l'altro, poi un nodo passando da dietro.

venerdì 8 maggio 2020

DENSI DI COLPA

Eccoli i miei fluidi
densi di colpa
neri, no: grigi come i topi
ratti di fogna liquidi
densi di colpa
insistono sulle rovine degli archi
ridotti a macabre vestigia
colano nel baratro
densi di colpa
l'abisso è quel che resta
inesplorati abissi
densi di colpa
solo sensi di colpa
densi di colpa.

giovedì 7 maggio 2020

14 / 17

14 giorni in Sardegna 17 anni fa
non si scorda facilmente una vacanza così
quando ho iniziato a conoscerti davvero.
Ci fai sempre compagnia con noi al tavolo
il piatto pieno spostato poco di lato
tonico l'orale cavo e compatto e il volto
ora pur contratto ora sereno d'abominio.
Non forzare, non dire una parola ti prego
l'aura attorno al tuo regale portamento
è già ambrosia: grazie della tua presenza.
Grazie per lo sforzo immane e gradito,
per il quotidiano e atteso dono che ci fai.

mercoledì 6 maggio 2020

VIVA IL RE

Alle donne glielo devi ricordare quando sono nate
e alle primedonne va rinfrescato qualche concetto
e nel mio progetto trovi intatto il dado già tratto
composto il bicchiere che avevi rotto: eri distratto
se i segreti rivelati tornano a cena nel tuo piatto;
Doris la cuoca gira la clessidra e sale la sabbia
da una nuvola di nebbia s'alza in volo un altro sole
li attaccava meglio un tempo i tacchini con il collo
tracollo dopo l'edificazione con un piede e un callo
un fegato giallo d'indivia secca al sapor di metallo.

mercoledì 29 aprile 2020

ASPETTANDO MUOIO

Lacrimano le mie orbite se non spacco qualcosa
gocciola il mio derma se la superficie è resistente
ma anche se è tagliente o se rigida e si scheggia.
Autolesionismo come manifesto esistenziale
diretta conseguenza dell'innata abilità nel sabotarmi:
cifre di una vita persa in partenza.

martedì 28 aprile 2020

IN FONDO

I dolcetti gettali nel pozzo
i raggi di sole all'uscita della galleria
i fiori sulla tomba grigia
i fiocchi d'avena sul grembiule dell'asilo.
È rimasto tutto a galla sul pelo dell'acqua
io sono sprofondato giù e ho respirato a fondo
ho riempito di liquidi i miei polmoni, entrambi
e i tuoi regali non mi sono mai arrivati.
Non mi tocca più l'assurdo e l'insensato
né la violenza che vedete in ogni buco
ora che tocco coi piedini il fondo del barile
ora sono tranquillo, dormo per sempre.

lunedì 27 aprile 2020

DEVO FARMI

Piangi come Abramo prima di sacrificare
urli e strepiti nel sonno come un bimbo con il pavor
nuoti nel dolore di un delirio senza uscita
perché semplicemente non ti fai?
Appiani per un poco le rughe del cervello
pronto per soffirire di nuovo come prima
dieci euro per un viaggio da cui non si ritorna
venti euro per un brivido gelato alle meningi.
Sempre a dire dove trovo il tempo dove l'energia
sempre a recriminare a lamentarti per qualsiasi cosa
sempre a dire guarda gli altri loro sì che sanno cose
perché semplicemente non ti fai?

domenica 26 aprile 2020

LA MIA MERDA NUOVA

Forbici
scintillano sul tavolo
penso a come starebbero bene nel mio collo.
Coltelli
ammuffiscono in un cassetto
il mio palmo a metà lama.
Lattine
le stritolo tra le cosce
so di metallo se mi lecchi le palle.
Aghi
cadono dai pini
direttamente nelle vene.
Bottiglie
le riempio di benzina
e mi faccio gavettoni mentre fumo.
Graffette da piantare sotto le unghie
superfici su cui sfascarmi la testa
angoli per sfondare la cassa del torace
finestre dove fare Dario Argento.
E mangerò cemento se temi che abbia fame.
Berrò vernice se pensi che abbia sete.
Sarò Sylvia Plath se credi che abbia freddo.
Non è cambiato niente.

giovedì 12 marzo 2020

PENSOSI LACERTI

Scrivo un manifesto in versi e lo scarico nel cesso:
niente di quello che ho scritto ha un senso o sensi.
Senti? Non hai le orecchie. Vedi? Non hai gli occhi.
Usmi? Non hai il naso. Gusti? Non hai le papille. E
neanche la pelle ti funziona tanto bene, mi sembra
di capire. E invece non mi sembra nemmeno, anzi
mi pare proprio che qui chi si sta sbagliando sono io.

martedì 10 marzo 2020

STORIE

C'era, una volta per tutte,
un magico trucco da mettere in faccia
polveri viola o di un verde marino
sotto le scale o sul tuo motorino;
non è il cardamomo
e neppure il corbezzolo
né il latte strizzato da un vecchio capezzolo.
Sarà la tempura a rendermi forte
per aprire cerniere e chiudere porte
su questa età e il tempo che scorre
e il grido finale, il veto da opporre.
Come si cambia la realtà
che modifica aspetti non solo apparenti
nel gioco di specchi dei tuoi sentmenti?
Sposta la toppa dalla serratura
inchioda le viti nell'uva matura
congela il secondo che scatta in avanti
per cogliere il frutto dei teneri anni
che ancora virgulti non vibrano a pieno
eppure già covano serpi nel seno.

mercoledì 8 gennaio 2020

E ASPETTARE IL TRENO

Sul cammino dall'origine verso la morte
un vecchio amico sulla via del ritorno mi chiedeva concitato
con voce tremula d'aliti polari e rotta
se l'aspetto migliore delle dipendenze non fosse liberarsene;
con stridulo pianto di poco oliati usci
parlamentava con ampio gesto rettoriche di livello medio-alto
tutte volte a scardinar le resistenze mie
e altresì l'incostante passo ora svelto ora calmo e placido;
al passaggio a livello incontro Aristio
Fusco! gli grido a gran voce Fusco mio, che stai? Sostienimi!
ma quello ride e poi fugge nei boschi
dichiarava così: l'aspetto migliore delle dipendenze è farsi.
È pur sempre una dipendenza no? diceva
senza altro far che accreditar scaltrezza al vecchio amico;
Tutto è passeggero, l'importante è godere
presto detto: non mi restò che legarmi ben stretto alle rotaie.