venerdì 29 dicembre 2017

YH56-3GL-51ASS (ovvero, Neuroni specchio)

Quando il dialogo interiore
deborda da sotto la copertina
e un fiato condensato di parole
completa il pensiero monco;
quanto potrà interessarmi secondo te?,
quanto potrò ancora interessarmi?,
penso ad altre parole in altri momenti
ma sui medesimi argomenti e altri
e niente che torna, tutto finto:
un bel teatrino per marionettarmi.
Ma quale astio, quale rancore
quale manipolazione
si chiama prestidigitazione.

mercoledì 13 dicembre 2017

RT 155 - the DISCO DEAD

Schiaccio il tasto OK del DNA:
non succede nulla.
Quanti alberi sono meglio dei sassi?
le percentuali non collimano, signore.
Né Callimaco né i discepoletti suoi
sono riusciti, pur cimentandosi, nell'impresa.
Mentre le case invece, o gli alberi morti.
E poi irrompe la coincidenza:
che indecenza demolire così un costrutto
c'era chi voleva costrirlo ancora,
chi voleva ancora dello strutto,
e persino un corvo acetato sullo sfondo.
La scrivania attendeva immobile
esanime, esangue, senza respiro
sulle sue gambe: tutto normale.

sabato 9 dicembre 2017

Ha mille ubbìe per la testa (ovvero, L'UCCELLACCIO)

Dicevi àlacre a proposito di Téseo
quel dì presso Egospòtami
poi desti del lùbrico ad Òrfeo
chiamasti lùdica la storia che
Giàsone ebbe con la pudìca Médea.

E solo il perfetto andamento dei verbi tuoi,
che invidiose accende bizzeffe di schiere
di Stephani o Charli e Oscari e Gabrieli
col Teofilo a capo dell'orrenda processione;
solo l'uroborica, simmetrica calzatura loro,
quasi perfetta caliga per un saffico Nureyev;
solo questo e null'altro - permette? - null'altro.

sabato 2 dicembre 2017

S.O.S. (ovvero, Petti)

C'è chi si chiama Anselmo
e ha sempre cento talleri in tasca,
c'è chi si chiama Goffredo
e sa come gira il mondo (benissimo),
chi si chiama Severino
e non sceglie di non fare il giardiniere.

C'è chi si chiama Torrente di Fuoco
chi ruba donne nella decadentissima Serena
chi muore delirante a Baltimora.

Le Valchirie cavalcano insieme
alla mano adulta che raccoglie frutta probita
con lo Zoroastro dell'oroscopo
che annuncia la fine del ciclo:
fine, finalmente:
fine sospetto, mi fai ridere al pensiero.