sabato 9 dicembre 2017

Ha mille ubbìe per la testa (ovvero, L'UCCELLACCIO)

Dicevi àlacre a proposito di Téseo
quel dì presso Egospòtami
poi desti del lùbrico ad Òrfeo
chiamasti lùdica la storia che
Giàsone ebbe con la pudìca Médea.

E solo il perfetto andamento dei verbi tuoi,
che invidiose accende bizzeffe di schiere
di Stephani o Charli e Oscari e Gabrieli
col Teofilo a capo dell'orrenda processione;
solo l'uroborica, simmetrica calzatura loro,
quasi perfetta caliga per un saffico Nureyev;
solo questo e null'altro - permette? - null'altro.

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