venerdì 23 dicembre 2016

Cool cool hands

Non ricresce l'erba dove getti il sale
e se la ferita aperta brucia per la fiamma
la voce ovattata dell'arto ditato in ferro
risuonerà più forte tra i muri del cranio.

Erigerà portoni scuri con gran batacchi
enormi pesanti maniglie d'azoto liquido;
penserai serrata mi sono e non mi apro
più, canterai il grido del dolore di Bambi;

d'altra parte poi i colli e le bocche aperte:
stupore e stupefacenti eucaristie criminali
dove cade la testa sotto il peso dei barattoli.

Non c'è più nessuno rimasto in piedi ora,
che siano scappati per lo stile asiano usato:
rimira l'atticista piano piano che sei diventato.