sabato 8 febbraio 2014

Romanzo a puntate: L'OCCHIO DI CERERE

III. Historia Eius

Nacqui figlio di mercanti, sai?,
si prendeva quel che si riusciva di là
e lo si redistribuiva dietro compenso
mi spiego? Eccome se mi spiego.

Ai quattordicianni orfano di madre
Venere e Bacco, idoli del padre
amici nemici, avventure, errori
venticinque anni capo dei briganti.

Gina diedemi il cuor suo e io l'amai
e felici scorrevano i giorni di macchia
quando nefasta ora l'autorità incontrai

Nelle galere buie del re di Valacchia
nelle galere nere, col sangue acquistai
un biglietto per l'isola che gracchia.

IV. Frammenti

Ancora non mi aveva detto
il suo nome
e per quanto sforzo facessi
e faccia tuttora
ebbene: il vuoto cosmisco.

Prima fermata, rifornimento di passeggeri
nessuno scende ma sale liquore per imbottirsi nelle stanche ore di bonaccia
quando non c'è vento
e la speranza vacilla insieme alla coscienza
Preghiera del marinaio al vento:
O vento! Vieni e sospingici!
Preghiera di un marinaio al liquore:
O amato dio dell'ebbrezza!,
distruttore di ostacoli
creatore di bellezza
fa che anche stanotte
stramazzi privo sensi!
Preghira del lettore allo scrittore:
Smetti, ti prego!

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