mercoledì 24 agosto 2011

Repetita iuvant

Condensare questa rabbia
fino a sciogliere la sabbia
e modellare il vetro e poi
tornare indietro a sentire voi.

Devo scendere per farti piacere
lasciami stare che voglio vedere
che voglio provare ancora a cadere
che ho il cranio duro e che tanto
sono sicuro, io non sarò mai un santo.

E se per ogni volta che non mi hai conosciuto
io avessi potuto scappare e correre per miglia
ora non avresti tanta voglia di tenermi qui.

Sì, se te lo stai chiedendo
io sto alludendo
e illuso come un vecchio
interrogo lo specchio
ma non risponde, mi confonde
io aspetto e taccio
e in queste notti profonde giaccio.

3 commenti:

  1. Chi ti ha detto che i vecchi sono illusi/si illudono?

    Lo specchio non confonde proprio perchè non risponde.



    E dai che erano mesi e mesi che non ti rompevo qui!

    RispondiElimina
  2. Ma infatti, mi stavo preoccupando.

    I vecchi non si illudono, è proprio questo il punto. E gli specchi ti rispondono con la stessa domanda che gli hai posto. E allora come si fa?

    RispondiElimina
  3. E come si fa?
    La prossima volta chiedi alla porta.
    Le porte si aprono si chiudono sbattono sono abituate ai cambiamenti fanno entrare ed uscire ed a volte, raramente ma capita, schiacciano qualcuno. Chiedi alle porte che ne sanno moooolto di più degli stupidi specchi.

    La vecchia!

    RispondiElimina