lunedì 16 gennaio 2012

Mike Oldfield e biscotti alle 17.20

Questa è musica ineffabile, persa nel vuoto cosmico tra accelerazioni gravitazionali e seghe circolari coperte di gomma e forse versi voci grida sospiri ma gocce soprattutto gocce di suono che colano per tuffarsi nell'oceano del silenzio e perdersi e tornare luce. Vedevo il cancello di casa mia immerso nella nebbia e lo pensavo come un altare su cui immolarmi e forse questo è uno dei motivi per cui detesto i lampioni. Piccola nota biografica. Fare poesia è come un brusio d'amore. A volte non lo senti e ti incazzi. Poi bussano e ti spaventi.

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