_Sono entrato in macchina e la radio diceva che è meglio correre lontano, molto lontano che ci sono gli assassini tutt'intorno a noi e si deve aver paura di loro e temerli
_La strada è lunga, non so che giro sto facendo, scorgo la biblioteca: non c'è parcheggio, magari lì fuori sì, sì, eccolo, quante manovre? Quattro, fatto, sono una donna
_Tuttavia non mi lamento scendo e sento che ho con me tutto ciò di cui ho bisogno: me.
_Molti hanno il vizio di mettere strani accenti e non so che altro e interpretare le storie degli altri, ma lasciatemi stare,
_Cazzo!
_ Mi vedete? Male, chiudete gli occhi, non guardatemi, non ascoltatemi, non leggetemi, non sappiatemi. Vorrei essere libero
_Vorrei profumare d'incenso e di suoni e di vetri e campane: una morte alla Locanda. Entro in biblioteca, perché ci lavora gente ignorante? Doppia vu, i, due ti, due due! due ti! gen, no! non gei: gi, e, enne, esse, ti,
_e, i, enne. TRACTATUS, con la c. È latino, scrofa. La mia tessera è scaduta per colpa tua che non conosci Gide e scrivi Flober.
_Torno: compro il tabacco: Samson Blu: non si può dire? Allora non sono libero! Mamma, un cazzone dice che la democrazia è morta, chi glielo spiega che delega significa sottomissione? Chi spiegherà al mondo che non è vero niente?
_Vigliaccamente fuggo nella tua testa.
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