Come una filastrocca cantata dalla cetra in fondo alla sala
come un'immagine del Cristo incrociato sulla pala
come un ricordo triste di una tigre del Bengala
come una similitudine che non era troppo chiara
come un termine a suo agio nel grigio della ghiaia
come un'assonanza che pretende d'essere rimata
come un Trono nella gerarchia angelicata
come una frase accorciata
come diceva quel tizio in quel libro quando parlava del Samsara
"Come si attraversa il deserto del Sahara?"
Come una risposta che suona insincera
come qualcuno che sapeva ma non diceva
come un contatto che non avveniva
come una barca tra i flutti: alla deriva
come una scaglia di seta riveste i muri della cantina
come un labbro latore di prezzo e di stima
come un fabbro fautore di mali alla schiena
come uno sciame allertato forma una schiera
come un orso si avvicina per mangiare stasera
come tutti pretende la cena.
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