Rotolo dentro dalla porta vestito alla guisa
dei fieri nemici italici, che troppo mossero
incerto passo contra laerziadi divina prole;
rotolo dentro dalla porta a me intorno fissi
sguardi o meno che dita-mani-insulti-sputi
facciam ch'essi tacciano la spada estraggo;
rotolo dentro dalla porta la spada, la guisa,
il retaggio, ecco me ostaggio dei lor guardi...
- Guardi!
Scosso, mi rizzo: che faccio, dove sono?
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