Compagno poeta che ancora
hai idee e opinioni
forti emozioni che ti stringono il cuore
Tu che partecipi e t'infiammi
gridi e t'affanni e lanci parole dure
e credi e devi e vuoi
Tu che imbracci la scure
che ti vesti di candida verità
e sogni nuovi mondi
Tu, compagno poeta
filantropo - pronto all'uso - giustificatore
con quali mezzi o a quali fini
tendi, Tu.
Io invece, da solo, non poeta
ma letame
vigliaccoinfame.
venerdì 20 dicembre 2013
domenica 15 dicembre 2013
La Casa del Martin Pescatore
Nuda, vuota, incrostata, spoglia
cade a pezzi questa stamberga
rabbrividisco, spauro sulla soglia
Anche da fuori ormai non è bella
da dentro fa schifo da tempo
sublimato l'orrore dalle budella
Bussi e gridi, ma non c'è nessuno
non è irato l'inquilino, non con te
solo è deserta, non l'abita alcuno.
cade a pezzi questa stamberga
rabbrividisco, spauro sulla soglia
Anche da fuori ormai non è bella
da dentro fa schifo da tempo
sublimato l'orrore dalle budella
Bussi e gridi, ma non c'è nessuno
non è irato l'inquilino, non con te
solo è deserta, non l'abita alcuno.
martedì 10 dicembre 2013
Quando una cosa tocca un'altra cosa
Ho le orecchie da ciuco
rido
muto
con risa d'oro
rido
muto
con denti d'oro
rido
muto
con ugola d'oro
rido
muto
con occhi d'oro
rido
muto
con bocca d'oro
rido
muto
ho le orecchie da ciuco.
rido
muto
con risa d'oro
rido
muto
con denti d'oro
rido
muto
con ugola d'oro
rido
muto
con occhi d'oro
rido
muto
con bocca d'oro
rido
muto
ho le orecchie da ciuco.
mercoledì 4 dicembre 2013
Diverso vestito, stesse domande
Rotolo dentro dalla porta vestito alla guisa
dei fieri nemici italici, che troppo mossero
incerto passo contra laerziadi divina prole;
rotolo dentro dalla porta a me intorno fissi
sguardi o meno che dita-mani-insulti-sputi
facciam ch'essi tacciano la spada estraggo;
rotolo dentro dalla porta la spada, la guisa,
il retaggio, ecco me ostaggio dei lor guardi...
- Guardi!
Scosso, mi rizzo: che faccio, dove sono?
dei fieri nemici italici, che troppo mossero
incerto passo contra laerziadi divina prole;
rotolo dentro dalla porta a me intorno fissi
sguardi o meno che dita-mani-insulti-sputi
facciam ch'essi tacciano la spada estraggo;
rotolo dentro dalla porta la spada, la guisa,
il retaggio, ecco me ostaggio dei lor guardi...
- Guardi!
Scosso, mi rizzo: che faccio, dove sono?
venerdì 13 settembre 2013
Befania d'un moccichino
Telescopia per breve momento
nel crine di griso giacinto
dil conduttor dell'armento
promenarsi per l'alea discinto
avido per le fauci dal vento
confuse le grida use dal finto
ausilio l'auricole immobil petite
non forno pel pastor giocondo
ch'allor fu d'aita le mani fornite
a gentil causa di recar al mondo
universo cunto a gioventù spedite
di retto costume dall'incerto fondo.
nel crine di griso giacinto
dil conduttor dell'armento
promenarsi per l'alea discinto
avido per le fauci dal vento
confuse le grida use dal finto
ausilio l'auricole immobil petite
non forno pel pastor giocondo
ch'allor fu d'aita le mani fornite
a gentil causa di recar al mondo
universo cunto a gioventù spedite
di retto costume dall'incerto fondo.
martedì 13 agosto 2013
SUPERFICIALE
Galleggio
a pancia sotto
su di me
in balia delle scie chimiche
dei rumori
degli eterni malumori.
a pancia sotto
su di me
in balia delle scie chimiche
dei rumori
degli eterni malumori.
mercoledì 7 agosto 2013
Niente da dire
Un padre in camice verde
guarda il figlio malato nel letto;
lo rassicura: morirai presto, vedrai.
Mentre cola il mio sorriso dipinto
penso forte: meglio tardi che mai.
guarda il figlio malato nel letto;
lo rassicura: morirai presto, vedrai.
Mentre cola il mio sorriso dipinto
penso forte: meglio tardi che mai.
sabato 15 giugno 2013
TILT!
Sono una statua di cera
danzo macabra sui talloni ardenti
rossi fuochi
nei miei occhi
nei miei seni
frenesia di un mattino
un viandante riguardo la sua età
tarda e stanca età
fantasie dipinte in timide stelle
amplessi e farfalle vestite di nero
piangono, e si ascoltano.
danzo macabra sui talloni ardenti
rossi fuochi
nei miei occhi
nei miei seni
frenesia di un mattino
un viandante riguardo la sua età
tarda e stanca età
fantasie dipinte in timide stelle
amplessi e farfalle vestite di nero
piangono, e si ascoltano.
sabato 1 giugno 2013
GHERMINELLA
Chi era?
Riprese folli asiatiche
Tutto gira sempre; chi era?
Padre coreano borghese
Mio padre!
Chi era?
Ampie adesioni
Tentazioni : _ Live white be white;
_ Facce scure; _ Diete iposodiche;
Dove si contiene lì è la pietra
Gherminella! Gherminella!
Strappami da qui.
Riprese folli asiatiche
Tutto gira sempre; chi era?
Padre coreano borghese
Mio padre!
Chi era?
Ampie adesioni
Tentazioni : _ Live white be white;
_ Facce scure; _ Diete iposodiche;
Dove si contiene lì è la pietra
Gherminella! Gherminella!
Strappami da qui.
Prima di mezzanotte
Si incorciano i piani
Crollano i parallelepipedi
Rette incidenti! Sirene!
È una brutta ferita
ma chi è ferito dentro
radio e pasticche
e vestiti arancioni
da guardare o riempire.
Crollano i parallelepipedi
Rette incidenti! Sirene!
È una brutta ferita
ma chi è ferito dentro
radio e pasticche
e vestiti arancioni
da guardare o riempire.
venerdì 24 maggio 2013
Mon semblable, mon frère
Bevo Horowitz che si fa beffe dell'orchestra
mentre penso alle vite difficili dei coetanei africani
mi sciolgo sul tavolo in un lamento gassoso
m'illudo della semplicità di una vita difficile
insisto là dove il dente duole, graffio il fondo
e sfondadolo rientro e così tu - climax peccaminoso!
mentre penso alle vite difficili dei coetanei africani
mi sciolgo sul tavolo in un lamento gassoso
m'illudo della semplicità di una vita difficile
insisto là dove il dente duole, graffio il fondo
e sfondadolo rientro e così tu - climax peccaminoso!
domenica 14 aprile 2013
Ora mi do al commercio
Provato, piaciuto, fatto.
Poi basta, mi sono irrigidito,
paralizzato cercando capire.
Immobile e dannoso: sto a riposo.
Poi basta, mi sono irrigidito,
paralizzato cercando capire.
Immobile e dannoso: sto a riposo.
giovedì 7 febbraio 2013
Batto il tempo finché va (per volare non basta il coraggio)
Forse ultimamente abuso troppo di me stesso
ma ho lo stesso intoppo da troppo tempo
un blocco uno scempio come un tempio
con statue di marmo e fregi senza scampo
e non ho scelta o monetine da tirare
calci da tirare, situazioni da affrontare
mi sento affondare senza avere preso
neanche il mare, sono un peso e ho la ruggine
l'anima cosparsa di fuliggine col dubbio
di non averla, bianco come una perla
rossa per una sberla, non posso trattenerla
in questo corpo che è un cadavere maturo
che è marcio come un mostro morto appeso al muro
sicuro: sono sul fondo; con Claver nei bicchieri
e affondo come ieri, affogo i miei pensieri
o affumico i neuroni, mi sfogo come riesco
non esco, muoio murato nei mattoni neri
o nel verde delle foglie con cui ondeggierò domani
appeso ai tuoi rami: non ho più coscienza
posso fare senza?, ma tanto so che ovunque
non ci sarà requie, resterò reliquia, riposerò
come polvere antica, come potere che non può
per quanta fatica, nessuna azione, né risoluzione
scompaio nel brodo mentre si stringe efficace
il nodo e, sogno dalla culla, finalmente non odo nulla.
ma ho lo stesso intoppo da troppo tempo
un blocco uno scempio come un tempio
con statue di marmo e fregi senza scampo
e non ho scelta o monetine da tirare
calci da tirare, situazioni da affrontare
mi sento affondare senza avere preso
neanche il mare, sono un peso e ho la ruggine
l'anima cosparsa di fuliggine col dubbio
di non averla, bianco come una perla
rossa per una sberla, non posso trattenerla
in questo corpo che è un cadavere maturo
che è marcio come un mostro morto appeso al muro
sicuro: sono sul fondo; con Claver nei bicchieri
e affondo come ieri, affogo i miei pensieri
o affumico i neuroni, mi sfogo come riesco
non esco, muoio murato nei mattoni neri
o nel verde delle foglie con cui ondeggierò domani
appeso ai tuoi rami: non ho più coscienza
posso fare senza?, ma tanto so che ovunque
non ci sarà requie, resterò reliquia, riposerò
come polvere antica, come potere che non può
per quanta fatica, nessuna azione, né risoluzione
scompaio nel brodo mentre si stringe efficace
il nodo e, sogno dalla culla, finalmente non odo nulla.
martedì 8 gennaio 2013
G.I.N.
Bevo e non sento
sono a Tokyo
una di notte
nove meno venti
seduto, in piedi
dentro: tapparella.
Sono sordo
serie nera
confondo le lettere
con le scienze
domenica, lunedì: sempre
canto su Lennie Tristano
sono una vecchia
sono mia madre
sono l'aspetto che trascuro di me.
sono a Tokyo
una di notte
nove meno venti
seduto, in piedi
dentro: tapparella.
Sono sordo
serie nera
confondo le lettere
con le scienze
domenica, lunedì: sempre
canto su Lennie Tristano
sono una vecchia
sono mia madre
sono l'aspetto che trascuro di me.
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