venerdì 1 giugno 2012

Rossetto e minestra fredda

Jack Hemp, il nostro uomo
Cammina avanti e indietro sul marciapiede
Attende
Ecco una donna, è sua madre
Jack Hemp, il nostro uomo
La fa salire in auto, le spara in faccia, il sangue sul finestrino
Restate tutti ai vostri posti
Jack Hemp, il nostro uomo
Si dirige veso il fiume e scarica il cadavere
Butta la spazzatura, aspetta che il cane abbia finito
- Allora, Jack? - Il cane non può tollerare ritardi
Risalgono in carrozza e smacchiano le pelli
Li seguo a distanza
Spengo gli occhi del cavallo per non farmi notare
Jack Hemp, il nostro uomo
Si guarda in giro sospetto
Si fa un taglio sul braccio e lascia cadere sangue su una tomba:
Una macchina da presa sullo sfondo
Intervengo, sgozzo il cane, mi fissa affranto
Me lo immagino vestito da cameriere a servire in un ristorante cinese
- Fuma un'ultima sigaretta, cane, sarà la tua mancia per stasera.
Bella roba
Intanto la minestra si addensa
Le lettere formano una parola: S A N G U E
Ma non mi fido di nessuno
Jack Hemp, il nostro uomo
Torna a casa di corsa, prende il rasoio e divorzia
Lo seguo, sfondo la porta con un calcio
Mi cade il cappello, non c'è tempo per raccoglierlo
Jack Hemp, il nostro uomo
Sbuca dall'angolo cottura con la pistola in mano
Ci guardiamo
Siamo in stallo, muggiti in sottofondo
Jack Hemp, il nostro uomo
Tiene i suoi occhi di fuoco nei miei di cenere
- Hai vinto, Jack.
- Lo so.

1 commento: