giovedì 24 novembre 2011

24 novembre: una sera per sempre

Mi sa che non va bene
Questo pensiero e le sue pose oscene
Questo pensiero che è un seme.

Mi sa che non va bene
Questo progetto iniziato insieme
Un albero che cadrà a breve.

Mi sa che non va bene
Ma chi ha la forza per dire ancora basta?
Questo pensiero mi devasta.

domenica 20 novembre 2011

Verrà la morte e avrà i miei occhi

Dedicato a tutti i C.B.

Inno al relativismo che ci decompone
e uguale emme ci due
cantato nelle chiese dei furbi
ma non si scappa, non si fugge
questo cappio non ci lascia e lei
lei si strugge.

Bugie quelle fuori dal mondo
non esiste niente, anche questo paradiso artificiale si sfalda
alle falde della mia rabbia
dei versi lunghi del grande gatto elettrico
dell'odio che ingoio come sperma rancido.

Verrà la morte e avrà i miei occhi
se li sarà presi perché tanto ormai...
Anche lei umana, difettata, corrotta,
nemmeno nella morte ci sarà requie.

sabato 19 novembre 2011

Non si può bruciare la candela dalle due parti

Dedicato ad A.G.
Quanto vorrei saper scrivere come te.

Sono così stanco che a momenti potrei mettermi a dormire per sempre, non dovrei neanche prendere strane dosi di strani sonniferi, stasera basterebbe chiudere gli occhi per non risvegliarmi più
Sono vecchi sogni che a volte tornano, corrosivi come e forse più di un tempo, che mi mangiano dentro e mi avvelenano e mi fanno marcire perché
Io sono putrido. Ho voglia di vivere? A volte sì. Spesso me ne frego e altre volte no. E vorrei disfarmi anche fuori, chiuso in una scatola di legno oppure polvere sopra al mobile della cucina
Quello dove stanno i piatti del servizio buono che neanche nonna ormai usa più. Non viene più nessuno a mangiare, era bello quando c'erano ospiti un paio di domeniche al mese
Noi eravamo piccoli e i ricordi si confondono, le zie, gli amici, chi era più vecchio? Chi ci faceva ridere di più? Ci facevano paura, sapevamo che saremmo finiti così anche noi: spero di morire prima di diventare troppo vecchio
C'è sempre la soluzione Hemingway. Non fare come quelli della musica, sono cattivi esempi, drogati ubriaconi senza futuro, fai come gli scrittori. Fai come Hank. Fai come Pavese. Sì, meglio Cesare, 42 anni sono una bella età per morire.

lunedì 7 novembre 2011

L'autobus senza biglietto

Schiacciati sul fondo di un mondo non nostro
in un chiostro che ha braccia per colonne
e scaccia nella notte insonne un nero futuro;
accenti dipersi chiusi e aperti e occhi tersi
e poi colmi e poi alberi e fiumi e dintorni
andate e ritorni e girare e vedere e guardare
e poi pensare e capire che non ricordo che te.