Senza le scarpe
scrocco due sizze
spengo il telefono
e sono libero.
Studio che passa
e poi mal di testa
ieri la festa
ma son solo qua.
Ora ti guardo
nel mentre che suono
non so chi sono
e non lo saprò.
Saran le quattro
ma senza Nutella
non sei più bella
d'un ciuciarin.
E quest'angoscia
è sempre la stessa
nella domenica
e in ogni dì.
Saran le droghe
sarà la vita
mi sento staccato
da questa realtà.
Un po' dissociato
alquanto alienato
spesso strigliato
da chi lo sa già.
Da chi ha imparato
a vivere bene
da chi non sbaglia
se non per pietà.
Ma io non mi muovo
qui mi hanno messo
e adesso chi ha smesso
con me pagherà.
Sconterà pene
d'inferno glaciale
ogni suo male
punito verrà.
Sono le storie
che narrano ai bimbi
ma i fatti son finti
e nulla accadrà.
In questo buco
d'olezzo mortale
che tra le chiappe
sarebbe metà.
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