Ansima nell'umido di questo ventre terreo
tra le messi bionde che danzano al vento,
nella mano stringe un'economica bottiglia
stanotte è troppo stanca per dormire.
Non è rimasto niente neanche le tende
o le tenere macchie di cenere e vino
l'odore persino ormai è già svanito
distribuito in giorni tutti uguali.
L'amaro ricordo di filosofeggianti dialoghi
come novelli diadochi a spartirsi i cadaveri
di un secolo brillante di muffa incrostata
tostata nel forno delle ideologie annoiate.
Bellissima questa O___O
RispondiEliminaNon capisco se la faccia lì affianco sia stupore perché finalmente ne ho scritta una decente, o voglia donare ironia al commento. Delucidami.
RispondiEliminaAhah lo sai che dopo ho pensato la stessa cosa e cioè che non se ne capiva il senso e poteva essere fraintesa? ^^
RispondiEliminaComunque significa stupore perchè è bella bella. Non che io avessi qualche dubbio sulle tue capacità poetiche (dai che lo incartiamo!)però non so, questa sembra diversa, sembra scritta da un poeta vero!
Questo dal mio punto di vista (e cioè al sicuro dietro un PC) è un complimento ^___^
dico solo una cosa : non-fa schifo.
RispondiEliminacon affetto