Non si può dire ho sbagliato del tutto
qualcosa era giusto, l'occhio sapeva
il coltello giaceva, la mandria rideva
cos'altro poteva farsi? Poi si pensa
ma in fondo, senza immedesimazione
con duro pugno e anzi convinzione.
No!, non c'è!, una più felice di te!
martedì 29 marzo 2016
DEL RIVALUTARE
mercoledì 23 marzo 2016
DISSODORI
"Inutile cercare parole migliori!"
Sentenza immotivata, a che giovi?
Scagliata ripiovi e non rinunci:
riprovi gli annunci della pubblicità
e pronunci la realtà senza pudore
ed è viltà e dissodore.
Sentenza immotivata, a che giovi?
Scagliata ripiovi e non rinunci:
riprovi gli annunci della pubblicità
e pronunci la realtà senza pudore
ed è viltà e dissodore.
Etichette:
;,
2016,
Frammenti,
Giacomo Di Cesare,
Non - poesia
giovedì 17 marzo 2016
IUTURNALES DIES (Giuturnale)
Sine leta Linfa sine mihi
salutis roborisque procellis
emptionemque et exitum.
Longe itinere hic perveni
praemium tuum sine dubio.
Modo vis voluero aliquo.
Inopiaque aquae coercente
tempora solve ac focila.
Elige tum rerum novarum
aberrationumve et satum
atenim aborigena reanima.
salutis roborisque procellis
emptionemque et exitum.
Longe itinere hic perveni
praemium tuum sine dubio.
Modo vis voluero aliquo.
Inopiaque aquae coercente
tempora solve ac focila.
Elige tum rerum novarum
aberrationumve et satum
atenim aborigena reanima.
Etichette:
;,
2016,
Frammenti,
Giacomo Di Cesare,
Non - poesia
martedì 8 marzo 2016
PARENTETICA: Introduzione
Inserita; pulito.
Controllo le colate: scomparse.
Controllo i movimenti: scomparsi.
Controllo i cassetti: scomparti.
Non ci riuscirai. Mai.
Controllo le colate: scomparse.
Controllo i movimenti: scomparsi.
Controllo i cassetti: scomparti.
Non ci riuscirai. Mai.
Etichette:
;,
2016,
Giacomo Di Cesare,
Non - poesia
mercoledì 2 marzo 2016
Le renne di Poi
Poi era un grande cacciatore;
Augh!, grande cacciatore - gli dicevo
chaque matin davanti al fuoco.
Augh!, grande cacciatore - gli dicevo
chaque matin davanti al fuoco.
La continuazione del prima rispetto al dopo (IL SENNO DI POI)
Corrette traduzioni di scorretti periodi
e furti di fonemi e i neonati sgretolati
dal prototipo fenomenico della culla
Coretti rivoluzionari la sconvolgono
scuoti la culla, grida il demo incontrollato
incerottato, esce tremando: tremendo.
Fremendo quasi foglia, conobbe l'estasi.
Invernale percossa, quasi frainteso - tende
in compagnia l'arco. Dov'era finito?
Correte, tutte le volte potevamo chiamarlo
dicevamo che le note aspre sono degne
d'essere salvate; dichiaro ergo controbatto.
e furti di fonemi e i neonati sgretolati
dal prototipo fenomenico della culla
Coretti rivoluzionari la sconvolgono
scuoti la culla, grida il demo incontrollato
incerottato, esce tremando: tremendo.
Fremendo quasi foglia, conobbe l'estasi.
Invernale percossa, quasi frainteso - tende
in compagnia l'arco. Dov'era finito?
Correte, tutte le volte potevamo chiamarlo
dicevamo che le note aspre sono degne
d'essere salvate; dichiaro ergo controbatto.
(juta)
Etichette:
;,
2016,
Giacomo Di Cesare,
Non - poesia
Iscriviti a:
Post (Atom)