lunedì 3 ottobre 2011

L'attimo eterno: dichiarazione d'intenti

Pianifico in versi un'idea in prosa.
Una cosa che vorrei non fosse odiosa,
come la tosse che ora mi affligge.
Sappia chi legge che il racconto breve
deve restringere il tempo della narrazione.
Sì, è una nozione. E qual'è il suo destino?
Il mio intestino. Il luogo: Spiacente, dottore.
Un orrore abortito da mal partito.
Voglio dilatare il tempo senza romperlo
e poi torcerlo e arrampicarmi intorno
fino all'ultimo giorno, anche solo cinque minuti
magari muti, ma di certo vissuti.

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