Dov'è la mia paria?
Eccolo, mentre mente al vento
lo puoi vedere, puoi toccarlo.
È una tastiera sotto i tuoi diti
non i tuoi diti sulla tastiera:
ecce aliquid!
venerdì 4 novembre 2016
NESCIO
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Giacomo Di Cesare,
Non - poesia
EVELINA, ovvero la contaminazione
e un'acqua, prego", concluse.
Con quel suo fare scorretto aveva
messo più volte nei guai se stesso: aveva
visto giusto di nuovo, e di nuovo si era sentito
come nuovo, come un uovo giusto schiuso;
e si percepiva gemella di Eleno: a lui
sputata, sulle labbra dal sole.
Con quel suo fare scorretto aveva
messo più volte nei guai se stesso: aveva
visto giusto di nuovo, e di nuovo si era sentito
come nuovo, come un uovo giusto schiuso;
e si percepiva gemella di Eleno: a lui
sputata, sulle labbra dal sole.
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